Poco prima del confine con la Slovenia, quasi alla fine di questa terza tappa, mi è scesa la catena, purtroppo non in senso metaforico.
Sono smontato dalla bici e ho fatto una rapida ricognizione del danno a lá Schettino: la catena non si era spezzata ma, caso unico nella storia, si era infilata tra i raggi della ruota ancora in corsa, tranciandone tre di netto.
Dopo avere tirato giù le borse dal portapacchi e diversi santi dal paradiso, ho recuperato dalle borse i raggi di ricambio e il solito attrezzo multiuso che sulla confezione promette miracoli per il ciclista in difficoltà.
Avevo a mia disposizione tutto: i pezzi di ricambio, l’attrezzo multiuso e tutto il tempo del mondo. Mi mancava soltanto il know-how. Ma non mi sono lasciato scoraggiare: ho acceso l’iPad e ho cominciato a cercare su youtube un tutorial per le riparazioni fai da te.
Dopo due ore e diversi interessantissimi tutorials ho gettato la spugna e ho iniziato a sbracciare agitando i raggi fino a quando un simpatico marocchino con accento friulano si è mosso a pietà e mi ha tirato su depositandomi al più vicino b&b.
Domani faccio un tagliando completo e riprendo la via dei Balcani. Insciallah.
Ti auguro il meglio per l’appuntamento con il biciclettaio di domani
Cazzo One…direi che ti é andata di culo…Vai tra poco sei in Croazia ed é bellissima.!!!
FORZA ZIO ONE!!!
Magari il multiuso serve per fare l’orlo ai pantaloni…utilissimo nel tuo viaggio…
se ti serve una catena te ne giro una “disant’antonio” così ti diverti a rimbalzarla agli amici mentre ti riparano la bici…….
Ma chissà come eri bello mentre ti sbracciavi! ci sarà stata la fila di soccoritori pronti ad aiutarti