Oggi sgaloppata di 161km attraverso le campagne croate lungo la linea di confine con la Bosnia fino a Vinkovc. Mi sarei volentieri fermato 40km prima, ma Vinkovc è l’unica cittadina con un albergo nel raggio di 50km.
L’ultimo straniero avvistato da queste parti prima di me era un casco blu dell’ONU. Nel vedermi arrivare a cavallo di una bicicletta avranno pensato che l’ONU è in fase di cost cutting.
Diciamola tutta: le campagne croate fanno cagare. I centri abitati poi sono anche peggio: si sviluppano tutti lungo la strada principale, con un lento susseguirsi di case con un fazzoletto di terra sul retro e le facciate ancora crivellate dai colpi di fucile dai tempi della guerra. La maggior parte dei paesini non ha né una piazza né un bar. Tutti però stranamente hanno una scuola guida, di gran lunga l’esercizio commerciale più diffuso. Unica nota di colore sono i camici neri che le vecchiette indossano insieme al fazzoletto sul capo. Toda vida, toda joya.
Poco importa. Quello che conta è che sia riuscito a trovare un posto dove dormire. Addirittura un 3 stelle, ‘sti cazzi. Peccato che sia ancora in costruzione. Nella hall c’è una betoniera. Nella mia stanza, invece, non è stato ancora passato l’intonaco. I muri sono di mattoni forati dai quali penzolano pericolosamente le cassette della luce. In compenso la brochure precisa che è uno dei pochi alberghi al mondo con un rifugio antiatomico. Meno male… Stasera finalmente posso dormire tranquillo.
Longo, quando ci trasferiamo nella dacia? Io sono pronta!!!!
beh la nota positiva è che almeno non hai incontrato cani…
Ricordami perché nessuno è voluto venire con te?
Li tiravo su col retino quelli che volevano venire con me. È soltanto che sono selettivo
io per esempio son stato scartato alle prime selezioni… eravamo in 300 all’hollywood, serata con bob sinclair… ah il vecchio bob