Tsunami. Anzi, Тсунами

Dopo il sellino, il mio peggior nemico è il bagaglio. E il suo peso.

All’ennesima salita sotto un sole assassino, mi sono fermato e con maschia risolutezza (leggasi, in preda ad una crisi isterica senza precedenti) ho fatto piazza pulita del superfluo. O meglio, di quello che in quel momento pensavo fosse superfluo. E cioè:

– una delle due maglie da bici;

– l’adorata canotta;

– e, infine, le mappe. Prima di disfarmene però le ho fotografate con l’iphone, come nei migliori film di spionaggio.

Alleggerito di ben 300 grammi (a dir tanto), mi sono bevuto altri 150km da Novi Sad fino a Smederevo, allegra cittadina sulle sponde del Danubio.

Senza le mappe, e con l’iphone scarico, sono stato costretto a chiedere indicazioni ai pochi contadini che incontravo, spesso sbracciando come un ossesso perché interrompessero la marcia del trattore. E alla fine ho tratto le seguenti conclusioni:

– se chiedi ad una donna, ci sono due possibili alternative: se conosce la strada te la spiega. Se non la conosce, ti dice che non puo aiutarti. Se però ha piu di 50 anni ci sono buone probabilità che ti racconti un episodio della sua vita in qualche modo collegato a quella destinazione (tipo “ah certo, a Smeredevo ci ha studiato mio nipote. Adesso fa il militare, sa?”)

– l’uomo invece non accetta di essere colto in fallo su un argomento tradizionalmente di appannaggio maschile come la toponomastica: piuttosto che ammettere di non conoscere la strada, comincia a studiare la posizione del sole e delle stelle, traccia con un bastoncino sullo sterrato dei cateti e delle ipotenuse e ti fa perdere le mezze ore e la pazienza. Se però conosce la strada, è più affidabile della donna.

Il più geniale è stato un vecchietto che tornava a casa in bici dopo avere comprato una bottiglia di Slava Cola Diet:

“excuse me, for Smederevo, correct?” (indicando il mio senso di marcia e negando, chissà per quale motivo, le più basilari nozioni di grammatica)
“Аза НЕТ. Абдулов ДА”
Ho capito solo “Qualcosa NIET. Qualcos’altro DA”. Ci riprovo: “for Sme-de-re-vo correct, DA?”
Con tono incazzato: “Аза НЕТ. Абдулов ДА!!!”
“….?”
“ловушку дышать два плащ!!!!!!” e inizia a pedalare. Poi si ferma, mi lancia uno sguardo da sopra la spalla e fa il cenno internazionale col capo che vuol dire “seguimi idiota”. E inizio a seguirlo. Per 5km. I più lunghi del viaggio. Con una velocità di crociera di 7km orari e una decina di pause tecniche dovute al fatto che ogni due per tre la Slava Cola gli scappa dalle mani e casca per terra. Dopo circa 45 minuti, e altrettanti bivi e biforcazioni, mi compare un rassicurante cartello con su scritto “Смедерево 52Км”.

“Muchas gracias” gli dico. E nel frattempo penso “ma perché cazzo glielo avrò detto in spagnolo?”. Mi sto per accomiatare ma il vecchietto mi mette una mano sulla spalla per fermarmi. “Eccoci” penso “vorrà dei soldi ‘sto rimbambito”. E invece lui smonta dalla bici, si siede sul ciglio della strada e, incazzato, mi fa di nuovo il gesto internazionale col capo che vuol dire “siediti anche tu, imbecille”.

Lo assecondo, curioso di quello che capiterà, e mi ci siedo di fronte mentre lui nel frattempo ha ritirato fuori la Slava Cola e mi sorride come per dire: “brindiamo!!”.

Io lancio le mani in avanti nel tentativo di fermarlo, come se stesse per calpestare una mina. Ma non faccio in tempo. Al primo tocco, la Slava Cola gli esplode in mano e ci inonda.

Il vecchietto strabuzza gli occhi, mi guarda e grondante mi dice: “TSU-NA-MI”. E poi scoppia in una risata balcanica. Non ridevo così da una vita. In Serbia ci si diverte con poco. Allego foto del vecchietto.

20120805-225728.jpg

11 risposte a “Tsunami. Anzi, Тсунами

  1. certo che con quest’idea del viaggio/avventura in bici se ne fanno di esperienze strampalate! peccato che io non arriverei nemmeno a casalpusterlengo!

  2. Tsunami nel nostro vocabolario significa ben altro. Mi sono commossa: immagino che il vecchietto abbia deviato di km e km per sccompagnarti, e probabilmente ha speso tutto la pensione per comprarsi quella slava cola che gli hai fatto esplodere..

  3. Vecchietto quello? Ma se sembra piu’ giovane di te!!!!!!! Ah se il vecchietto potesse scrivere la sua versione del vostro incontro…non oso pensare a come ti descriverebbe.

  4. Stupendo!!!…confermo ancora una volta che mi sbagliavo. Ti immaginavo in un percorso solitario e invece sei lì che te la ridi a crepapelle. E’ vero le risate e l’amicizia non hanno lingua nè alfabeto….

  5. Un’avventura che ben si presta alla definizione: “бред Балканского”! 😉
    Comunque, come dice Gio, altro che vecchietto, questo ci dà la paga a tutti!….Poteri terapeutici della “Slava Diet Coke”?

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