Essendomi inopinatamente privato delle mappe, ho dovuto fare di necessità virtù e sono diventato azzurro nella disciplina della richiesta di indicazioni stradali in corsa.
Oramai non mi fermo più, ché altrimenti inizia la tiritera del “da dove vieni, dove vai, come ti chiami, fermati che ti offro un po’ di slava cola…”.
Io invece rallento appena, affianco il malcapitato e, indicandogli il senso della strada, urlo a squarciagola il nome della città che devo raggiungere. Alcuni si terrorizzano e mi mandano a cagare. Giustamente. La maggior parte invece mi conferma che la direzione è giusta e, ripetendo lo stesso gesto con la mano, urlano a loro volta come degli ossessi il nome della destinazione finale. E così per tutto il giorno. Delle mini conversazioni surreali che sfuggono alla logica borghese del soggetto, predicato, verbo.
Ma da qualche giorno succede qualcosa di diverso. Dopo avermi confermato la direzione mi incitano come se fossi un ciclista al tour de france.
Deve essere lo spirito delle olimpiadi che pervade anche i Balcani. Sembrano tutti invasi dallo spirito di de Cubertin. Tutti mi incitano a raggiungere la meta.
E, ciò che è più sorprendente, tutti questi incoraggiamenti hanno su di me un effetto dopante. Oggi, ad esempio, ho fatto in un solo giorno un percorso che avevo previsto di fare in due tappe. 180km di continui saliscendi. Alcuni anche impegnativi. Ma quando entravo in deficit energetico affiancavo qualcuno e urlavo:
“Aleksinac?”
“Bravo! Samo bravo!”
“Nis?”
“Bravo! Samo bravo!”
“Pirot?”
“Bravo! Samo Bravo”
E via andare.
E ad ogni incitazione raschiavo il fondo del mio barile di energia e pestavo sui pedali per non deludere i miei fans.
E grazie a questi incoraggiamenti, e ad un vento da occidente costantemente a mio favore, ho galoppato per ore lungo un canyon che mi ha catapultato direttamente al confine con la Bulgaria. Un canyon stretto come un collo di bottiglia, percorso in senso inverso da decine di trabant, zastava e vecchie lada che immaginavo cariche di clandestini in cerca di fortuna e che faticavano a causa del vento a loro avverso.
Appena arrivato in albergo a Pirot, mi sono collegato a internet per capire cosa volesse dire “samo”. Pensavo volesse dire “dai! forza!” O qualcosa di simile. Con mio stupore ho scoperto che vuol dire “sempre”.
Perché mai i miei fans balcanici mi urlavano dietro “Bravo! Sempre bravo!”? Non capivo.
E allora ho iniziato a smanettare con il traduttore. Non era “Bravo!” ma “Pravo”. Che in serbo vuol dire dritto. Quelli non erano fans, semplicemente rispondevano alla mia domanda: “Dritto! Sempre dritto!”
Allego foto di due sedicenti fans.
Sei samo piu’ pirla….
In quanto uomo di legge, immagino che farai firmare agli interessati una bella liberatoria prima di pubblicare la loro foto sul blog, vero….?
P.s.: ma il tipo di destra aveva appena dato una bastonata in testa a quello di sinistra?
In quel caso sarebbe stato decapitato. È un’ascia non un bastone, guarda bene. Sarebbe stata una foto da pulitzer
Certo che effettivamente il tipo di destra sembra un pochino scentrato!!!
Grande One….sei sempre più forte!! Un bacio e posta sempre fotine che almeno la sera viaggiamo anche noi con te!!!?
PS. Giò mi fai morire dal ridere ! Un grande bacio. Osvi.
Della foto si potrebbe fare una pubblicità: “Tra i due, chi beve Slava Diet Coke”?
Ora dovresti essere più o meno alla metà del viaggio, pensi di seguire il percorso più diretto (ma anche più pericoloso, perchè molto battuto dai camion) o farai qualche deviazione?
Comunque, per la cronaca, se in Bulgaria ti senti dire “Хетеросексуални!”, significa che sei sulla strada giusta! 😉
ma sei già a Istanbul? perché a me quello col berretto pare salva… beh salutacelo tanto. baci
accipicchia,lascia stare il loro “pravo”,ma bravo te lo dico io !
p.s.non vedo l’ora di dirlo a stefano………………altro
che l
Ma dalla ” grecia con la candida ” e’ bizzarro?
Saibbo sei tutti noi, ma a quanto pare fighi non se me vedono e di trombare se ne parla domani…
Ovvio…
Ma dalla ” grecia con la candida ” e’ bizzarro?
Saibbo sei tutti noi, ma a quanto pare fighi non se me vedono e di trombare se ne parla domani…soica!!
È la coppia bizzarro/greco righetti/jacini che scrivono tutti insieme. Ci sarà la greco che prova a dettare le risposte e gli altri tre che la mandano a stendere. Solite scene.
Vorrei anche un siparietto sul cibo local…
La zborov ci ha contagiati con il delirio balcanico! Siamo già piccoli fans e da domani stesso look dei fans balcanici! Da patmos con furore saluti e baci alla Grecia con candore…
Bravissimo Paolino, che commentino!
Grazie mia rejna adesso vado a nanna bello tranquillo!
Kalinikta…