Oggi ho veramente faticato.
Pochi km dopo la partenza ho incrociato un altro ciclista, probabilmente il figlio di Indurain, che ha insistito per fare un po’ di strada insieme.
Insieme… Diciamo che lui volava sulla sua bici in carbonio e io gli arrancavo accanto.
Accanto e non dietro, perché mentre pestavamo sui pedali mi toccava anche sostenere una lunga conversazione sulle istanze indipendentiste della Catalonia. Ovviamente in uno spagnolo maccheronico: “claro, claro que si. Come se hace sin l’autonomia fiscal de Catalunia? Es el minimo sindacal. Claro!” E così via discettando, dando fondo alle mie risorse di energia.
Dopo una tirata di 60km in meno di due ore, il giovane leghista catalano mi ha finalmente lasciato al mio destino ed io ho potuto riprendere la mia andatura da pensionato che va a comprare il giornale. Ma il danno oramai era fatto: ero già bello che cotto per la giornata.
Mi sarei volentieri fermato a sgollarmi una brocca di gazpacho. Ma ancora non sapevo che mi aspettavano 72km di deserto.
72 lunghissimi km di saliscendi sotto un sole giaguaro senza mai incontrare un paesino, un bar, una pompa di benzina, un camposanto. O anche semplicemente una casa.
Il deserto più deserto nel cuore dell’Aragona.
Al ventesimo dei 72km le borracce erano già vuote.
Ed è allora che ho capito perché Dio ha creato i camper e i camperisti: per dare da bere ad un ciclista disidratato che gesticola istericamente sul ciglio di una strada di campagna.
che stile il tricolore sulla bici?! non ti facevo così patriottico… grande dario,
viva l’Italia!
Eroico Darione, e al primo pirla che ti dice “Italiano bunga bunga!”, mi raccomando, digli che noi siamo anche il paese della Binetti, di Casini e della Bindi e che quindi non si permettess….udio….va be’….stai zitto e pedala…magari digli di essere Messicano…
Bravo Dario. Avanti cosi’. Ci sono ottimi Parador e quelli a 5 stelle sono perfetti e vanno usati a dovere per recuperare forza energia e calorie. Sei oltre la meta’ del viaggo. Buena suerte matador de carretera!.
Bellissima la scelta della bandiera, che approvo in pieno! Mi auspico che tutti gli Italiani si sentano orgogliosi anche in patria e non solo al di fuori di essa…
Grande Dario, la posa restituisce un profilo invidiable, se avessi tenuta alzata la gamba senza l’ aiusilio del sellino avresti fatto concorrenza alle Kessler (le Kessler???? Ma quanto siamo vecchi!).
Buon viaggio e buona bevuta! 😉
Grande … L’anno prossimo sei pronto per il giro della padania col Trota!
Dai che quando torni sei in formissima x vincere il torneo sociale!
Sempre sintonizzato
Dario, ma in che giorno più o meno pensi di arrivare? Te lo chiedo perchè fino al 18/08 siamo collegati, poi partiamo per Cuba (anche se il 19 saremo per qualche ora a Paris CdG, quindi wireless free – Ecchissenefrega, direte giustamente!).
Buena suerte! 😉
p.s. Vedrai che in Marocco ti trrverai benissimo, gente meravigliosa!.
Grande Dario anche io apprezzo molto la bandiera italiana. Proud to be Italian anche se siamo zoppicanti é malmessi……avanti così!!! Mi permetto un commento non dai soliti PAOLIS e paolino concorda urlandomi dalla doccia. Pedala pedala…..
Proud to be paolis 😉
Inviato da iPad
Buongiorno Dario! Soy Joan, el joven catalan hijo de Indurain. Espero que te hayas recuperado después de haber pasado el desierto de Aragón. Que vaya muy bien la ruta y que llegues a tu destino.
Un saludo
Hola hijo de Indurain!!! Que tal? Io sono arrivato a Valdepenas. Nel tuo paese fa un caldo porco, hace un calor cerdo, si dice cosí anche qui? 😉 ti aspetto per una biciclettata in Brianza (la Cataluña de Italia… Más o meno) 😉