Durante la traversata verso Helsinki faccio amicizia con un paio di camionisti finlandesi ai quali chiedo lumi sulla rotta verso Capo Nord.
Ricevo indicazioni contraddittorie su quale sia la strada migliore. Ma su un punto sono tutti d’accordo: devo attrezzarmi per dormire all’aperto perché sul percorso incontrerò pochi centri abitati.
Sono abituato al pessimismo delle persone a cui chiedo informazioni. Se mi fossi fatto scoraggiare ogni volta che qualcuno mi ha detto “in bici?? Ma è impossibile…” non sarei mai arrivato da nessuna parte.
Ma questi camionisti mi sembravano affidabili e appena sbarcato a Helsinki mi dirigo verso un negozio di articoli sportivi per fare approvvigionamenti.
Ad un prezzo al metro quadrato che è leggermente inferiore a quello degli immobili di pregio a Milano, acquisto una tenda matrimoniale (2.1kg), un sacco a pelo adatto a spedizioni artiche (1kg) ed un materassino (500gr).
Carico tutto a fatica sulla bici e faccio rotta verso nord.
Dopo una cinquantina di km mi rendo conto che i camionisti in realtà erano stati ottimisti. Pedalo nella fitta tundra finlandese senza mai incontrare un centro abitato. I nomi che compaiono sulla mappa e che io pensavo fossero villaggi, sono semplicemente incroci, fattorie disabitate o al massimo pompe di benzina.
Alle 7 del pomeriggio sono ancora li che pesto sui pedali inseguendo l’ombra che il sole basso alle mie spalle proietta sull’asfalto.
Dopo quasi 200km prendo atto che non ce la farò, stanotte, a trovare il conforto dell’ennesima stazione di rifornimento.
Mi rassegno all’idea di passare la notte da solo nella tundra e abbandono la strada principale per cercare un posto dove fare campo, sulla riva di uno dei tanti laghetti che costeggio.
Monto la tenda, stendo il sacco a pelo e mi godo la mia solitudine sorseggiando la birra comprata qualche km fa.
Poi, mentre cala il buio, infagottato nel mio sacco a pelo, commetto l’errore di cercare su google storie di incidenti di campeggiatori solitari.
Leggo che l’errore tipico dei neofiti dell’outdoor è lasciare del cibo nella tenda durante la notte. L’odore attira gli animali: orsi, lupi, roditori ecc. Sopratutto se c’è della carne.
Mi alzo di soprassalto e con la luce dell’ipad cerco disperatamente la confezione di salame a fette che ho riposto, come da manuale, dentro la tenda.
Nel caos delle cose buttate alla rinfusa, il salame non si trova. Nella speranza che il buio affini l’olfatto, spengo l’ipad e inizio a gattonare allargando le narici. Nel frattempo immagino che fuori dalla tenda ci siano almeno due orsi, quattro lupi e un paio di alci che hanno abiurato l’erbivorismo.
Il mio olfatto finalmente mi porta sulle tracce del salame che giace sotto il materassino. Esco cautamente dalla tenda e me disfo lanciandolo nel laghetto con la stessa soddisfazione con cui gli eroi dei film interrompono il countdown di un detonatore.
Poi, finalmente sereno, alle 9 mi addormento.
…”Aigor” avrebbe detto: Il salame sotto al materassino?? “poteva andare peggio, pensa se non fosse stato affettato! 😉
..Eccezionalmente efficace la descrizione della scena finale: Dario, il “Bruce Willis de noantri”! 😉
Dario, do per scontato che tu abbia fatto volare a Helsinki la tua tata che al mattino ti fa trovare la colazione pronta fuori dalla tenda, no…?
Ti prego, non facciamo poverate…
Ovvio. La Natasha mi segue a ruota su un camper. E mi fa trovare la spremuta di pompelmi rosa ogni mattina davanti alla tenda. Come piace a me
Ma Saibbo’ la salama non potevi mangiartela? Temevi che l’avrebbero annusata anche laggiù ?
Itagliano shpachetti mantolino sporgacciøne. Putta zalama interlaken.
Puona kontinūåzįönė
Ahahahah;-)
Populassa..addirittura il salame sottovuoto come i poveracci, a saperlo ti avrei organizzato la colletta per i viveri stellati…poi a te fa reazione, con tutti i brufoli avresti spaventato gli orsi della tundra, fai meglio così
Ihana kuva ! Täydellinen paikka nukkua teltassa, mut yksin en kyl uskaltais 😉
….sarà che per me il buon cibo è una delle cose per cui vale la pena di vivere….ma …il salame… anziché buttarlo non potevi mangiarlo? O avevi paura che gli orsi avrebbero potuto annusarlo anche dentro il tuo stomaco?