Niente, non ce la faccio. Persino quando passo la notte in tenda non riesco ad aprire gli occhi prima delle 9.
Allungo un braccio fuori dal sacco a pelo e da sotto il materassino umidiccio recupero tre banane e un Twix.
Non appena la carica glicemica entra in circolo, trovo la forza di uscire dal sacco a pelo e poi, lentamente, dalla tenda.
Miracolosamente il sole splende. Faccio velocemente i bagagli e mi rimetto in sella.
È uno di quei giorni in cui tutto viene facile e Capo Nord non sembra una meta così impossibile: la strada è un interminabile pontile che attraversa centinaia di laghetti che si susseguono l’un altro. Ed io la percorro senza fatica e con l’iPod a palla nelle orecchie.
Dopo qualche ora avverto un po’ di sete ma la borraccia è vuota. Pare che l’acqua dei laghi sia potabile ed io sfrutto qualsiasi opportunità per fare economia di pesi.
Appoggio la bici sul ciglio della strada e mi avvicino al laghetto prescelto. I miei sensi ormai acuiti da ben due giorni nella tundra percepiscono una presenza. Qualcosa o qualcuno che non si vede ma c’è. Come dio e i cameramen dell’isola dei famosi.
Camminando su una coltre di canne secche, mi avvicino cautamente all’argine del lago, mi chino per riempire la borraccia e, oplà, sprofondo fino al ginocchio nel fango.
Cerco di contrastare la forza di gravità spingendomi sulle punte dei piedi e agitando le braccia come se fossi un airone che vuole spiccare il volo o Roberto Bolle ne La Morte del Cigno.
Mentre sprofondo nella melma, il silenzio incontaminato della tundra è squarciato da un porcone baritonale troppo a lungo trattenuto, come il ruggito di un leone nella savana.
Ed è in quel momento che finalmente individuo la presenza che avevo percepito prima: non appena sente il ruggito del nuovo re della tundra scappa tra le canne, dopo avermi guardato con terrore.
Ho avvistato la prima renna.
sei proprio avventuroso
Secondo me la Disney ti usa come soggetto per il loro prossimo film: “Il Re della Tundra”. Gia’ me lo vedo. Ecco, magari dovranno usare tutta la loro fantasia per trovare una alternativa al tuo urlo originale forse poco adatto a un film Disney…
Ti vorrei vedere mentre parte il porcone
Tu che riesci a controllarti anche quando ti parte … Il diritto teso sulla ramata mi sembri borg in finale a Wimbledon : impassibile
Ma effettivamente quando è troppo è troppo almeno nella tundra dovrebbe lasciarti un po’ stare 🙂
Vai Darioooo
E te credo, povera renna! Così imbrattato ti avrà scambiato per un fauno palemitano, la mitologica figura metà uomo e metà pirla….:-)
Potevi almeno presentarti con un più conciliante: “salam alelikum” !
Non ci lamentiamo se poi il 25 Dicembre nella calza appesa al camino trovi un biglietto con scritto ” idem”. Certo che è un peccato non avere una registrazione del gentile verso…
Pedalebimus
Come sempre da anni seguo le tue imprese ciclistiche,ti ricordo che le renne sono ottime come fonte di proteine se ben cucinate! Fanno anche ottimi insaccati di maiale e orso! I commercianti di funghi porcini di Borgotaro hanno fornitori anche in Finlandia specie quando qui c’è penuria. vedi di arrivare prima che finiiscano le aurore boreali. Vai cosi che sei forte.
Giorgio ma quante ne sai… Vedo più porcini che esseri umani in effetti. Ieri ne ho raccolto uno da un kg a bordo strada. Peccato pesasse troppo per portarmelo fino a Capo Nord 😃