La socialità lungo la strada

Man mano che avanzo le tappe diventano sempre più dure.

La temperatura continua a scendere. Il termometro oscilla tra i 6 e i 7 gradi.

Il cielo è talmente bianco e compatto da rendere impossibile capire dove sia il sole.

Ogni tanto vedo in lontananza un tratto di strada soleggiato. Mi illudo di raggiungerlo pestando sui pedali ma il cielo si ricompatta un attimo prima del mio arrivo.

Niente più foreste di alberi ad alto fusto a proteggermi dai venti. Adesso pedalo attraverso una landa desolata contro un vento gelido che soffia da nord e rallenta la corsa.

Senza neanche accorgermene supero il confine e mi ritrovo in Norvegia. Ho attraversato in tutto sei stati senza mai incontrare un posto di confine: neanche la soddisfazione di farmi un selfie con un finanziere scandinavo.

Incontro pochi turisti, e quei pochi che incontro vanno tutti nella direzione opposta. Un camperista tedesco alla pompa di benzina mi racconta della sua precedente vacanza “zu laco di Garta: bellizzimo. Puonciorno Zignorina…”. Ogni tanto butta dentro la conversazione delle frasi in italiano fuori contesto, tipo “Spachetti molto al tente, crazie”. Valuto seriamente la possibilità di strappargli l’erogatore di mano, cospargermi di benzina e darmi fuoco pur di interrompere la conversazione.

Dopo qualche ora mi si accosta una coppia di romani a bordo di una golf. Sono i primi italiani che incontro.

Lui: “Aho’, ma che davero vieni dall’italia? Ammappete, forte! Daje che manca poco. N’artri 400 km e je l’hai fatta”.

Io: “Ma su com’è?”

Lei: “Bello, ma’n freddo… Nun poi capi’. Amo’, che me l’appicci quello che riscarda er sedile che me sto a mori’?”

Lui: “Si amo’, tanto mo’ se n’annamo. Ciao eh! Daje che je la fai! Forte!”.

Mentre riprendo a pedalare controvento e sotto la pioggia mi do la carica urlando: “Ma si, daje, DAJE CHE LA FAI!!!”. Ma in realta’ non riesco a togliermi dalla mente i sedili riscaldabili della Golf.

Mancano 340km alla meta.

IMG_2140.JPG

8 risposte a “La socialità lungo la strada

  1. Te c’hanno mai mannato a Capo Nord?
    Sapessi quante renne che ce stan,
    C’è ‘r crucco a la pompa de benzina
    E il boro co la sua fidanzatina
    E va e va se voi l’aurora hai da pedalà…

  2. Renna nun fa’ la stupida stasera, damme na mano a faje di’ de si’….
    Grazie per la foto! Quando ho letto l’inizio (“cielo bianco, impossibile capire dov’e’ il sole”) pensavo fossi sulla Martesana…
    Vai Darione!!!!!!!!!!!

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